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Pasta al torchio: alzi la mano chi ha un torchio in casa pieno di polvere!
Allora, prendi subito lo spolverino, il torchio e mettiamoci a produrre pasta fresca al torchio come se non ci fosse un domani!
Ma prima di proseguire ti ricordo una cosa importantissima! Iscriviti al prossimo webinar live gratuito dedicato alla Masterclass della Pasta Fresca.
CLICCA QUI PER ISCRIVERTI AL WEBINAR LIVE GRATUITO DI MERCOLEDì 26 APRILE ORE 20.30
Cosa imparerai con questo webinar:
Ti insegnerò come preparare l’impasto per la pasta al torchio, ovvero gli spaghetti con farina tipo 1 di grani antichi. Ti mostrerò, durante il webinar, come prepararli con la trafila.
Prepareremo un sugo alle vonvole gourmet, totalmente diverso dal solito: ti insegnerò a preparare una crema di prezzemolo e a gestire le alghe per fare da sostituto alle vongole.
Ma torniamo agli spaghetti aglio, olio e peperoncino di oggi. Buona lettura/ascolto!
PASTA AL TORCHIO FRESCA: CHE TRIPUDIO DI GUSTO!
Negli ultimi mesi mi sono divertito a preparare diversi tipi di pasta fresca usando la Philips Pasta Maker. Inizialmente non le davo due lire, ma usandola e capendo come gestirla devo dire che sono molto soddisfatto del risultato.
Ma prima di parlartene ti mostro qualche risultato. Qui di seguito troverai alcuni dei piatti che ho realizzato per il corso Pasta Fresca Masterclass. Ti parlerò del nuovo corso durante il webinar gratuito (preparati perché, se ti interessa, ci sarà uno sconto dedicato):
Gli spaghetti che usiamo per il prossimo webinar gratuito saranno tirati con il torchio. Come sono fatti? Userò una farina di tipo “‘0” di grani antichi (antica varietà di frumento toscano), clicca qui per vedere quale uso.
Se non hai il torchio non ti preoccupare, potrai usare gli spaghetti che preferisci e intanto imparare come si lavora la pasta col torchio.
LA STORIA DEL TORCHIO DA PASTA
Vi consiglio la lettura di questo articolo del Museo Giovanni Fabbri in cui potrete scoprire come è nata la pasta al torchio.
L’entrata in scena del torchio nel mondo della pasta rappresenta una vera e propria rivoluzione: coltelli, chitarre per spaghetti, ferri da maccaroni e altri oggetti per formare la pasta saranno ormai sostituiti da un apparecchio più potente che permetterà di produrre di più in meno tempo.
Dobbiamo la prima testimonianza dell’ ”ingegno per li maccheroni” a Cristoforo Messisbugo (±1548), cuoco alla corte di Ferrara nella prima metà del XVI secolo. E saranno i pastai napoletani tra i primi ad adottarlo: infatti il suo uso comune è riportato in diversi documenti del 1579, 1596 e 1634.
Troviamo invece la prima rappresentazione del torchio per pasta nel 1615 circa, dipinto da ignoto fiorentino su una delle famose pale della collezione dell’Accademia della Crusca e poi disegnato a penna da Niccolò Cini prima del 1638 (vedi foto sopra).
Ti lascio all’articolo, se vuoi approfondire la questione pasta al torchio, perché troverai anche delle immagini stupende d’epoca relative a pasta e torchio.
PHILIPS PASTA MAKER
La Philips ha risolto non pochi problemi con questa macchina per fare la pasta al torchio. Ovvero ha creato una piccola macchina elettrica, il torchio per l’appunto, in grado di creare quelle paste che si possono fare solamente con delle trafile. Ossia le paste a bassa idratazione che devono per forza passare per una trafila e poi essere tagliate.
L’assemblaggio è molto semplice, così come è semplice il funzionamento (lo puoi vedere dal video).
Puoi scegliere tra due programmi: pasta all’uovo o pasta senza uovo. Una volta che hai selezionato il programma, la bilancia integrata si tara e aggiungi la quantità di farina che desideri. A questo punto chiudi il coperchio e il torchio ti dice quanta quantità di acqua inserire. A questo punto versi l’acqua attraverso il buco sul coperchio e fai partire l’impasto. Il timer si posizionerà da solo sui 3 minuti.
Teoricamente dovresti lasciar andare da solo l’impasto. Ma ti consiglio, dopo 1 minuto che il torchio gira, di togliere il coperchio (la macchina si ferma da sola) e di spostare la farina con una spatola, così da agevolare l’impasto. Puoi aprire e chiudere il coperchio le volte che vuoi. Se apri si ferma, quando richiude riparte.
In 5 minuti i primi maccheroncini iniziano a uscire. A quel punto dovrai solo tagliare la pasta che esce dalla trafila. Io la prima pasta che esce la ributto all’interno dell’impasto, vedrai che in questo modo otterrai un migliore risultato e darai tempo alla trafila di scaldarsi.
Alla fine il concetto di una macchina di questo tipo è il seguente: una spirale che spinge la pasta contro una trafila, che avrà diversi tipi di disegni in base alla pasta che vogliamo preparare. La tecnologia di fondo è sempre la stessa.
La cosa fantastica è che in 10 minuti hai pronta della pasta fresca fatta in casa.
PREGI E DIFETTI PER FARE LA PASTA AL TORCHIO CON LA PHILIPS PASTA MAKER
Pregi:
- veloce e affidabile. Ti garantisce sempre lo stesso risultato senza troppi sbattimenti;
- si pulisce facilmente, anche la trafila (basta lasciarla seccare e poi passare con il punteruolo in dotazione);
- hai la bilancia integrata con le grammature impostate;
- c’è il cassetto porta trafile nella parte bassa;
- trovi trafile per ogni tipo di pasta possibile e immaginabile (non fatte dalla Philips ma da terzisti italiani);
- non ho più comprato pasta secca da quando ho acquistato la Philips Pasta Maker: ci vuole talmente poco a farla che fai prima così e almeno ce l’hai sempre fresca;
- puoi usare qualsiasi tipo di farina e colorarla con coloranti naturali a tuo piacimento;
- infine, il costo secondo me è ragionevole rispetto a quello che il torchio della Philips ti può offrire.
Difetti:
- il cavo è un po’ corto (75 cm). Chi lavora tanto in cucina sa benissimo cosa significhi. Philips, lo vogliamo allungare o no questo cavo? Faccelo pagare 5 euro in più ma allungalo (almeno 1,20 mt);
- essendo una macchina con parti di plastica e alluminio (e non tutta di acciaio), non si possono usare le bassissime idratazioni come si può fare con un torchio professionale. Quindi attenzione, attieniti ai parametri di idratazione della Philips, altrimenti rischi di romperla;
- una cosa che a me personalmente non piace è che non posso impostare nessun parametro: è una macchina a cui piace fare tutto da solo e non ti lascia nessuna possibilità di manovra!
- le trafile sono tutte grosse, nel senso di spessore della pasta che esce. Questo potrebbe essere sia un pregio che un difetto: un pregio perché l’impasto esce velocemente, un difetto perché non puoi ottenere una pasta più fine e si usa molta farina per ottenere non tanta pasta;
- la bilancia è lenta nel pesare, quindi attenzione, dalle il tempo di tararsi mentre aggiungi i liquidi. Altrimenti se ti piace la precisione come me, pesa esternamente con la tua bilancia di fiducia;
- i braccetti per attaccare il frontale escono parecchio e questo ti impedisce di usare un coltello lungo per tagliare la pasta, cosa che non agevola particolarmente.
Tieni conto che questo torchio ti lascerà sempre un 50 grammi circa di impasto di scarto finale. Quindi ti conviene sempre partire da 500 grammi di farina perché i grammi di scarto finale saranno sempre gli stessi (anche se parti da 300 grammi di impasto). In questo modo riduci lo “spreco”.
HA PASSATO IL TEST DELLO CHEF?
A mio avviso assolutamente sì! Soprattutto se la usi in casa o in un ristorante con pochi coperti come lo era il nostro Vero Restaurant. Tieni conto che ci sono diversi modelli della Philips Pasta Maker per fare la pasta al torchio, quindi valutali in base alle tue esigenze e all’investimento che puoi fare.
Ti lascio qui di seguito il modello e le trafile che ho usato io per questa recensione:
Ultimo modello Philips Pasta Maker
Quella recensita da me Philips Avance Collection
(io l’ho acquistata su Galaxus.ch)
Attenzione, quando acquistate le trafile, che siano quelle compatibili con la versione di macchina che avete voi, così da non incorrere in errori.
Quando acquistate online, date sempre prima un occhio se trovate un’offerta (sia su Amazon che su Galaxus trovate i prodotti nuovi ma scontati. Magari solo perché hanno un segno sulla scatola di cartone o un piccolo segno sulla plastica dell’oggetto. Così facendo potete risparmiare tantissimo).
I NOSTRI CORSI IN OFFERTA DEDICATI ALLA PASTA
Intanto, trovi le nuove offerte di questo periodo dei miei corsi di cucina:
CONCLUSIONI
Questa macchina per realizzare la pasta al torchio è perfetta per chi ama cucinare. Attenzione: se non ti piace stare ai fornelli, non fa per te! Insomma, ti agevola il lavoro ma ha comunque bisogno della tua presenza (non hanno ancora inventato una macchina come la scopa magica di Topolino ahha)
Nel corso Pasta Fresca Masterclass ci divertiremo insieme a preparare tanti tipi di pasta al torchio e di pasta tirata in altro modo, sia ripiena che non e con tanti tipi di sughi vegan che non avranno nulla da invidiare rispetto a quelli della tradizione.
Grazie per avermi letto fin qui! Se vuoi puoi condividere l’articolo con le persone che sono interessante a questo argomento!
Ti aspettiamo in aula virtuale!
Tiziana Caretti
[…] seguito nel video della scorsa settimana, avrai capito che ormai sono il sostenitore numero uno del torchio Philips Pasta Maker. No, non ci pagano per dirlo, come per tutti i prodotti di cui vi facciamo segnalazioni sia qui nel […]
[…] Per gli spaghetti, ho scelto una farina di semola, semplicissima ma che ci regala estrema soddisfazione nella resa, che andremo a trafilare con il torchio Philips Pasta Maker. […]